Rangrim aiutato da Jessenia, Cassandra e Keileth stavano dando del filo da torcere ai Goblin, gli incantesimi, il martello e le frecce dei tre scendevano insieme alla Dea Morte sulle malvagie creature. Una dopo l’altra, tra spettacolari incantesimi, acrobazie elfiche e brutale forza nanica quelle creature vomitate dalla terra maledetta furono distrutte e ricacciate nell’oblio da dove erano giunte. Il paese fu liberato da quel manipolo di lestofanti che infestava quelle zone.
I popolani, fecero delle tre donne e del dragonide i loro salvatori. Una festa lunga tre giorni in cui ogni cittadino si avvicendò alla locanda del nano per consegnare doni e ringraziamenti. Un idilliaco momento dopo il ritorno dalla morte, come ai vecchi tempi. Il tempo passò rapido ed il momento di cercare le risposte al loro risveglio era giunto, così, dopo aver stretto un’amicizia forte con Rangrim, i quattro si allontanarono.
Jessenia, Cassandra e Keileth furono accompagnati dal nano e dal dragonide al Fiume Dessarin, dove la chiatta del giovane Jack li aspettava. Il nano e Tarhun salutarono le donne con un caloroso abbraccio e la nave solcò le acque tranquille del Dessarin.
Non passo un’ora che Keileth, guardando indietro, si accorse che del fumo si sollevava in direzione del villaggio. Un fumo nero, denso e tremendamente troppo vicino al villaggio. Con un nodo alla gola, Cassandra richiamò a se gli animali del fiume per farsi trasportare vicino la sponda e da lì correre verso Rangrim e Tarhun.
Una corsa a perdifiato, sfruttando tutta la loro magia ma quando arrivarono, mezz’ora dopo, il villaggio era immerso nelle fiamme. Grida di dolore e fiamme erano ovunque, Jessenia non perse nemmeno un secondo, dirigendosi direttamente verso la locanda del nano trovandolo riverso a terra, con un braccio rotto e diverse altre ferite. Cassandra e Keileth invece si misero alla ricerca del Warlock senza però trovarlo.
Le fiamme erano sempre più alte, dei superstiti non vi era traccia almeno quanto non c’era di Tarhun. Le tre portarono Rangrim lontano, verso il fiume con le poche cose che aveva indosso. Le fiamme stavano distruggendo tutto, avevano già distrutto tutto.
Con il nano sotto le curative mani di Cassandra e la piccola imbarcazione diretta verso Waterdeep, tutto sembrava fermo nel tempo. Il silenzio era calato tra i passeggeri ed un’infinita tristezza aleggiava nell’aria.
Il villaggio distrutto, Rangrim ferito e Tarhun scomparso. Cosa poteva andare peggio?