Il portale est era un vecchio ingresso, inizialmente relegato alla servitù ma che nel tempo è stato riqualificato aggiungendo maggiore sicurezza, cardini più importanti e chiusure molto più resistenti. Quando Amon, Sindri e Sagar lo raggiungesero, vi trovarono già altri tre. La ragazza, una volta giunti fece le dovute presentazioni e diede loro le istruzioni: Presidiare l’ingresso ed evitare problemi.
Amon, salì sul camminatoio insieme a Sindri e Thazar-De, un’umana cacciatrice mentre a difendere da eventuali problemi l’ingresso da terra restarono Drarall un piromane stregone mezzorco, una paladina in alta uniforme di nome Seabright e Sagar il Barbaro mezzorco. Qualche chiacchiera era tutto ciò che si scambiarono fino al tramonto e con l’arrivo di questo, arrivò anche la cena.
Un buon pasto, senza troppo pretendere ma comunque di buona qualità soprattutto considerando la brodaglia passata al Boccale Smeraldo. Con il sole oramai oltre l’orizzonte, i sei mercenari in cerca di monete cominciarono a sentire brontolare il loro stomaco, cosa strana data la cena fatta poco prima e mentre alcuni di loro immaginavano un nuovo spuntino, due figure nell’oscurità parlottavano e complottavano.
Furono alcune frasi dette che misero in allarme gli ascoltatori casuali, frasi che riguardavano il sistemare le guardie e poi preoccuparsi degli ospiti. I sei pensarono ai modi in cui due soli uomini avrebbero potuto mettere ko oltre 30 mercenari addestrati e la risposta arrivò direttamente da quei due: Veleno.
Con il panico negli occhi e con l’informazione appena ricevuta, Amon, Thazar-De e Sindri optarono per cercare un supporto direttamente in città , i tempi troppo stretti e l’ora tarda non erano a favore. Sagar e Drarall si stavano muovendo per inseguire i due malviventi mentre Seabright, l’unica con una conoscenza dell’etichetta abbastanza buona da poter entrare alla festa vi si diresse per cercare, con i poteri concessigli dalla sua divinità , di arginare i problemi.
I tre cercatori, correvano all’impazzata, c’era un solo negozio che avesse degli antidoti per tutto e, come era lecito aspettarsi era chiuso. Dopo qualche istante, decisero di irrompere nel negozio, prendere quello che gli serviva ed andare via. Lo stomaco, in pochi minuti, aveva iniziato a creare più dolore di quanto si aspettavano. La porta fu superata senza troppe difficoltà e grazie alla conoscenze erboristiche delle due donne, gli antidoti vennero trovati.
Sagar e Drarall non riuscirono a catturare i due malviventi e decisero di andare a verificare lo stato degli altri mercenari. Quando giunsero alla porta del Sole (l’ingresso principale) si trovarono davanti uno spettacolo straziante. Corpi dilaniati, sangue ovunque ed il portale divelto dai cardini. Mentre cercavano di accertarsi se qualcuno era ancora vivo, si avvicinarono all’unico corpo che sembrava esserlo. Il corpo si contorceva ma nessun grido proveniva da esso, il dolore era visibile dai movimenti ma non dalla voce e quando il petto gli esplose in spruzzi di sangue ed interiora i due mezzorchi compresero, quel corpo era già morto ma la creatura che da esso era uscita era viva, vegeta e pericolosa.
Sagar e Drarall stavano indietreggiando, i crampi allo stomaco erano sempre più forti eppure continuavano a resistere, speravano in cuor loro che non avessero una creatura come quella in corpo e che Sindri e gli altri potessero giungere in tempo, almeno in tempo per aiutarli a fronteggiare quegli abomini.