Quando mi dissero che la città stava reclamando il mio nome, non credevo fino a questo punto. Lei fu la prima ma rispetto a molte altre, non c’era un cadavere, del sangue o altro. Questa volta era diverso. La stanza era in disordine, c’era sabbia dappertutto e si sentiva il tipico odore della salsedine. Alcune orme su una spiaggia improvvisata, acqua di mare che bagnava il tappeto e poi questo quadro. La ritraeva bellissima intenta a guardare l’orizzonte ma chi fosse non c’era dato saperlo. Il sergente Joanna Jenson mi aveva chiamato perché altri casi di giovani spose scomparse nell’ultima settimana erano avvenute ed in quei casi, i quadri ritraevano solo scene, senza un soggetto femminile. Questa volta però era diverso, un soggetto c’era. Cosa significava? Chi era questa donna? Perché questa volta era diverso? Non avevo nemmeno una risposta ma quella bottiglia di whisky Ballantine e quel bicchiere vuoto mi avrebbero schiarito i mille pensieri inutili. La nebbia era nuovamente calata in città, già qualche curioso si era avvicinato al palazzo tra cui quella ginger e quel suo cane. Possibile? Mi guardava dal marciapiede, i suoi occhi incrociavano i miei nonostante i 15 piani eppure quegli occhi li avevo già visti…

Quando la polizia brancola nel buio per qualcosa di strano, ecco che chiamano me. Non so bene per quale motivo ma dannazione, questa città la odio ogni notte di più. Fuori la luce dei lampioni è accecante e stordisce per quel loro sfarfallio, ancora una volta, una giovane donna è scomparsa. La porta è stata divelta con furia, l’appartamento messo a sottosopra ma questa scena resta indimenticabile. Il tutto sembra essere stato messo qui apposta per essere trovato. Un secondo quadro, una seconda sposa immortalata da sola nel giorno più bello della sua vita. Cosa succede in questa città? Perché proprio io devo essere coinvolto? L’aria proveniente dalla finestra mi fa venire voglia di accendere quel sigaro che ho in tasca da tempo, sarà troppo secco anche solo per accedersi ma ho bisogno di quella nebbia nella testa che solo le foglie di tabacco ammuffito e di infimo livello riescono a darmi. Il balcone da accesso ad una vista mozzafiato, non ci sono foto della donna se non quel quadro ma, ancora una volta, la folla di curiosi è tutt’altro silenziosa e invisibile, è lì, sembra lei, bionda, con un grosso cane al fianco, una borsetta colorata in spalla. Sono stanco di questa città, sono stanco di guardare farfalle per falene…

Il mio lavoro è ingrato, non so quante volte questa dannata città debba mettermi in mezzo. Testapiatta Jones l’ho preso a calci giusto ieri sera, pestato così a lungo che ho dovuto aprire due bottiglie di whisky per togliermi dalla testa quelle immagini. Poi, ecco che ancora una volta qualcuno è scomparso. Questa città non si smentisce mai, sempre pronta a rimetterti a posto quando pensi di aver risolto la situazione. Le deliranti ammissioni di Formadipera e Facciadiprugna non hanno risolto la situazione ed ora sono ancora qui, in una casa superlussuosa, un duplice delitto dove non ci sono cadaveri ma solo due quadri. Questa volta la vernice sulla parete però è ancora fresca e puzza. La prima volta fu una certa Hannah ad avere un quadro a lei dedicato, poi una certa Sallie ed infine queste due. Chealsea e Julia. Niente legami, niente affetti comuni, due come tante in una fetida città piovosa come questa eppure, abbastanza importanti da venir rapite ed immortalate in un quadro. Ora? I pochi indizi che avevo non portavano a niente, da nessuna parte. Chi potevo strigliare ho strigliato eppure qualcuno, lì fuori ha deciso di prendersi queste quattro donne. Forse però…

Ancora la folla, come fanno ad arrivare così in fretta dannati a loro? come fa questa città a far girare queste notizie così in fretta? Eppure eccole lì, ancora una volta le due donne ritratte che mi osservano dalla folla, mi guardano e mi invitano a seguirle ma forse non si rendono conto che lo smilzo qui non si può fare 30 piani di corsa e l’ascensore è più che lontano dal raggiungerle prima che scompaiano nella nebbia.

Odio questa città eppure continuo a tornarci…continua a chiamarmi…continua a volermi come l’amante possessiva che qualche riccone ha.

DOVE

La Civetta sul Comò

QUANDO

Ogni 2 Giovedì

CHI

6 giocatori pronti a tutto