City of Mist è stata la mia scommessa noir per quest’anno ed è arrivata alla sua conclusione. Sette mesi di sessioni, sette mesi in cui cinque Logos hanno mostrato al mondo il loro Mythos e la nebbia è dovuta correre ai ripari. Dal semplice furto di alcuni quadri e ad una telefonata molto allarmata di una certa Hannah, il Club del Giallo si è ritrovato invischiato in qualcosa di assolutamente folle ed imprevedibile.

The Bride in the Painting

Un furto di quadri, una serie di omicidi seriali ed una folle telefonata, ha portato i Logos ed i Mythos sulle tracce di un uomo che la polizia stava cercando da mesi. Soprannominato lo Sposo Mannaro per l’efferatezza dei delitti ma anche dello stile con cui venivano perpetrati, il Club fu in grado di risalire sia alle sue prossime vittime (salvandole) sia sulla strada di qualcosa di più grande. Il serial killer e ladro di quadri ritraenti spose, ne aveva sottratti quattro che sarebbero poi stati consegnati ad una figura che in città veniva chiamata Il Conte. Un uomo viscido, cui la polizia non ha potuto mai far niente ma che ufficiosamente era di spicco nella malavita locale. Solo in quel momento, sulle tracce de Il Conte, il club del giallo comprese che il Detective Thompson stava proteggendo il terzo obiettivo dello Sposo Mannaro.

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The Bride in the Painting

Tiny Wax Dolls

Le tracce de Il Conte, il desiderio di avere i quattro quadri e le relative ragazze in essi raffigurate e le continue ricerche, portarono i Logos fino al periodo natalizio ed al suo sinistro rituale. Il Krampus, una creatura malvagia che occupa gli incubi dei bambini durante il periodo in cui dovrebbero essere più contenti, non era solo un modo per tenere lontani i più piccoli da persone poco raccomandabili, ma era il nomignolo usato dalla polizia per indicare le sparizioni di persone in questo periodo. La scoperta del Club del Giallo però, fu tutt’altra. Il Krampus o l’uomo che celato dietro questo nome era del Conte, incaricato di trovare e rapire bambini per traffici illeciti. Solo per un fortuito caso Thompson e la sua piccola spalla Julia, vi si trovarono invischiati con il Club. Trovato il Krampus durante un rapimento fu braccato ma riuscì a darsi la macchia ed il macabro bottino fu raccapricciante: oltre 60 statuette di cera e plastilina raffiguranti dei bambini erano sugli scaffali del suo rifugio. Solo più tardi la polizia collegò cinquattotto casi di sparizione a quel rapitore visto che ogni statuetta era incredibilmente assomigliante ad altrettanti bambini e la stoffa utilizzata per realizzarne i vestiti, erano lembi dei veri vestiti di quei bambini, ritrovati nella perquisizione della villa.

Killing Light

Con il natale alle spalle e le piogge ed il freddo dell’inverno, il Club del Giallo è più eccitato che mai con due casi risolti alle spalle ed un fuggiasco che sta diventando la notizia più importante di questi ultimi tempi su tutti i telegiornali e per di più a pochi passi dal pub dove ogni sera si riunivano per discutere sul da farsi. Forti dell’aiuto della poliziotta nel loro gruppo, anche se fuori servizio, si gettarono su quella che sarebbe poi diventata la rapina bancaria più violenta di tutta la città. Con un piano folle tanto quanto la certezza di poter essere d’aiuto, raggiunsero i sotterranei della banca grazie agli accessi fognari e alla conoscenza che, proprio quel palazzo, fu costruito sopra un altro degli anni ’30. Con la metropolitana non troppo lontana che movimentava il terreno, il tanfo ed il liquame sparso ovunque riuscirono ad arrivare in quello che sarebbe poi diventato un museo a vista al passaggio dei treni sotterranei. Il vecchio palazzo anni ’30 era ancora ben conservato ed ancora capeggiava la scritta di un vecchio locale italiano. Attirati dalla strana musica proveniente dall’interno i loro Mythos si risvegliarono completamente mostrandosi esattamente per quello che erano ad ogni altro presente. Una balera anni ’30, con uomini in gessato scuro intenti a parlare d’affari mentre ai piani più alti si scopriva la “morte” di tutti i correntisti. In una lotta senza quartiere, un killer spietato nascosto nell’ombra è pronto ad uccidere tutti i risvegliati per poi svanire nel nulla. Il Killer dei Mythos è una realtà nelle nuove indagini del Club del Giallo.

Comeback

Finalmente è tempo di festeggiamenti per il quartiere del Club del Giallo, festeggiamenti per il centocinquantenario della sua creazione e, come già cinquant’anni prima, un grande palco è stato allestito. Una festa in cui Ozzy il Grandioso sarà pronto a trasportare grandi e piccini nel suo mondo illusionistico e a proclamare i vincitori di un premio fantastico messo in palio per la comunità: un viaggio intorno al mondo dalla Goldenway Travel! L’area, il palcoscenico, le persone, tutto era perfetto e Ozzy ha chiamato sul palco i vincitori sul finire della serata. I maxi schermi adibiti per l’evento insieme ai droni hanno illuminato i volti delle 4 fantastiche vincitrici: Hannah West, Sallie Easter, Julia South e Chelsay North. Le urla urlati e lo stupore delle vincitrici ed i loro visi sui maxischermi hanno creato un clima incredibile ed il mago, mentre consegnava i biglietti giganti di rappresentanza della loro vincita, preparava il palcoscenico con l’equipe per il numero più grande di fine festa! Le ragazze sono pronte, il Mago è pronto e tra flash, luci ed effetti speciali tutto sparisce in un lampo. Applausi, grida di entusiasmo e persone esterefatte che pian piano diventano silenzi, grida di paura e persone allarmate. Più i secondi passavano, più non accadeva nulla. Il mago e le ragazze erano sparite. Il Club del Giallo si mette all’opera, la polizia non fa in tempo ad arrivare che già avevano scoperto il trucco, trovato vecchie fotografie e avuto informazioni su due vecchi casi identici di quattro donne scomparse durante la festa di quartiere del cinquantesimo e del centenario. Una corsa contro il tempo, un clima che stava cambiando ad ogni ora trascorsa e l’allarme uragano che iniziava a risuonare per tutta la città. L’uragano imperversava sulla città nascondendo gli accadimenti all’interno della fabrica siderurgica dove Oz si nascondeva e manovrava il Drago di Metallo dopo che il Club del Giallo l’aveva scovato. Mentre i Mythos davano sfoggio di tutta la loro potenza fondendo e congelando l’animale mitologico, il Mago veniva ucciso dal Killer dei Mythos e con la calma consueta dopo la tempesta le ragazze venivano liberate, le domande crescevano ancora ed i morti tra i risvegliati aumentavano!

Burning City

Le teorie di complotto e le congetture sono parte delle discussioni nel Club del Giallo, una serie di idee legate alle ragazze che continuano ad essere il centro di rapimenti, sacrifici falliti, di essere il fulcro di qualcosa che riguardava sia il Killer dei Mythos sia questa crescente e dilangante violenza. Mentre la città è soggetta ad incidenti sempre più gravi, la drastica decisione del Club è quella di riportare l’equilibrio laddove i risvegli sono uno dietro l’altro, laddove la nebbia non ha più il controllo della situazione e laddove altri non hanno il coraggio di fare. Così, in una ricerca serrata di se stessi e di quello che devono fare, nel ritorno alle loro stesse origini e ad un passo dal risveglio completo quello che sarebbe dovuto essere il più grande incantesimo mai realizzato diventa la più grande follia che Mythos potevano pensare. Il centro antico della città, quello da dove tutto sembra essere nato, viene fatto saltare in aria sfruttando le conoscenze di propagazione delle fiamme del pompiere e mentre le esplosioni programmate fanno crollare palazzi i sensi di colpa si affaciano nei cuori di ognuno. La città brucia, i palazzi saltano in aria, le persone muoiono, il tutto perché Tornare a Casa è ciò che più ardentemente si desidera!

Gran Finale

Il gran finale lo lasciamo a te che sei arrivato fin qui a leggere ma se vuoi saperlo allora puoi continuare a leggere. Se vuoi immaginarti come i sensi di colpa abbiamo preso il sopravvento dei protagonisti allora fermati, lasciati ispirare!

Il Nostro Finale

Noi abbiamo creato il nostro finale attraversando un grosso foro nel terreno che stava mangiando letteralmente il centro della città. Ettore ci si è gettato dentro con le ali di Icaro per ritrovarsi in un corridoio freddo, buio e con il corpo ricoperto di una gelatina incolore. Il brusco risveglio di un viaggio sconosciuto, il lento aprirsi di capsule criogeniche per riportare alla realtà i compagni gettatisi nelle fiamme per salvarlo ed un nome stampato sui loro vestiti hi-tech: NADIR. Si, hai letto bene, Nadir, il risvelgio è stato all’interno della nave perduta durante il primo viaggio del genere umano nello spazio, quello che è l’incipit di Coriolis!