COME QUELLA VOLTA A…
“Perché questa città deve sempre essere piovosa?” era il pensiero dell’uomo mentre guardava fuori dalla finestra. Il bicchiere di bourbon tenuto stretto con la stessa mano con cui teneva il sigaro spento. L’altra, in tasca ai pantaloni di vigogna con taglio italiano, le dita che giocherellavano con la moneta consumata nella quale sporgeva un proiettile. Ogni volta che sentiva quella stretta allo stomaco, la necessità di stringere il suo Porta Fortuna, sapeva che stava per arrivare, quel ticchettio sulle assi di legno precedevano il tocco leggero sulla porta con scritto INVESTIGATORE PRIVATO.
“Entri, la porta è aperta”, la donna dall’acconciatura vaporosa, dai capelli biondo platino e dalla candida carnagione chiara, varcò la soglia con un sorriso smagliante, un rossetto tanto acceso da illuminare la stanza, la borsetta coordinata al cappello largo ed il vestito stretto da far mancare il fiato a molti uomini. “Signor Thompson…” iniziò ma il burbero uomo nemmeno si volse “…lasci sulla scrivania le istruzioni, il biglietto aereo e tutto il resto. Parto domani, lo so”. La donna sorrise, per nulla sorpresa dell’intuito dell’uomo, lasciò tutto sulla scrivania ricolma di scartoffie e lo sguardo fisso sulla cartolina “SALUTI DA SHANGAI” vicino ad un rospo in ceramica proprio a tenerla ferma.
Era un po’ che non si vedevano, proprio l’ultima volta fu per il viaggio a Shangai del Detective eppure, era così freddo e distaccato. Non era finita bene, non a Shangai, ma tra loro. Lara si girò e se ne andò osservata dall’uomo attraverso il riflesso sulla finestra bagnata. Voleva dirle molte cose, voleva che fosse tutto normale ma entrambi alla Wayfinder non avrebbe funzionato, non con il pericolo dietro l’angolo cui il detective era solito combattere.
La pioggia era aumentata d’intensità, Lara si stava preparando per correre verso l’auto che la stava aspettando quando apparve un ombrello. “Mi dispiace essere così Lara, lascia che ti accompagni alla macchina almeno”. Lei prese il braccio dell’uomo e si fece accompagnare alla macchina risparmiandosi una bella dose di pioggia. Lei lasciò un po’ di quel rouge sulla guancia di lui poco prima che la nera Austin Seven sfrecciasse via.
JAY THOMPSON
LE REGOLE DI INGAGGIO
Il personaggio è stato illustrato da MATTEO BALDINU (Mateo Hamardzakvoch’)
La Scheda ed il Personaggio di Jay Thompson sono un’idea di GIULIANO GIANFRIGLIA