COME QUELLA VOLTA A…

Perché questa città deve sempre essere piovosa?” era il pensiero dell’uomo mentre guardava fuori dalla finestra. Il bicchiere di bourbon tenuto stretto con la stessa mano con cui teneva il sigaro spento. L’altra, in tasca ai pantaloni di vigogna con taglio italiano, le dita che giocherellavano con la moneta consumata nella quale sporgeva un proiettile. Ogni volta che sentiva quella stretta allo stomaco, la necessità di stringere il suo Porta Fortuna, sapeva che stava per arrivare, quel ticchettio sulle assi di legno precedevano il tocco leggero sulla porta con scritto INVESTIGATORE PRIVATO.

“Entri, la porta è aperta”, la donna dall’acconciatura vaporosa, dai capelli biondo platino e dalla candida carnagione chiara, varcò la soglia con un sorriso smagliante, un rossetto tanto acceso da illuminare la stanza, la borsetta coordinata al cappello largo ed il vestito stretto da far mancare il fiato a molti uomini. “Signor Thompson…” iniziò ma il burbero uomo nemmeno si volse “…lasci sulla scrivania le istruzioni, il biglietto aereo e tutto il resto. Parto domani, lo so”. La donna sorrise, per nulla sorpresa dell’intuito dell’uomo, lasciò tutto sulla scrivania ricolma di scartoffie e lo sguardo fisso sulla cartolina “SALUTI DA SHANGAI” vicino ad un rospo in ceramica proprio a tenerla ferma.

Era un po’ che non si vedevano, proprio l’ultima volta fu per il viaggio a Shangai del Detective eppure, era così freddo e distaccato. Non era finita bene, non a Shangai, ma tra loro. Lara si girò e se ne andò osservata dall’uomo attraverso il riflesso sulla finestra bagnata. Voleva dirle molte cose, voleva che fosse tutto normale ma entrambi alla Wayfinder non avrebbe funzionato, non con il pericolo dietro l’angolo cui il detective era solito combattere.

La pioggia era aumentata d’intensità, Lara si stava preparando per correre verso l’auto che la stava aspettando quando apparve un ombrello. “Mi dispiace essere così Lara, lascia che ti accompagni alla macchina almeno”. Lei prese il braccio dell’uomo e si fece accompagnare alla macchina risparmiandosi una bella dose di pioggia. Lei lasciò un po’ di quel rouge sulla guancia di lui poco prima che la nera Austin Seven sfrecciasse via.

JAY THOMPSON

Di origine Americana, ha fatto dell’irlanda e di Dublino la sua patria ma non è ancora abituato al fatto che sia uno Stato (ndr. Stato Libero d’Irlanda) a se e non più un’estensione della Gran Bretagna. Con l’amore per l’Italia e la sua sartoria, Jay, non si fa mancare niente dalla penisola, sfruttando le potenzialità del suo miglior cliente: Wayfinder Inc. Entrato nella società di ricerca come consulente investigativo, svolge ogni genere di attività che riguardi la ricerca di persone più che di oggetti, abile al comando, in grado di tenere al sicuro i membri delle spedizioni cui viene affiancato e con il compito di investigare proprio sui ritrovamenti che sono più di importanza per la Wayfinder Inc.

LE REGOLE DI INGAGGIO

Vuoi un Investigatore abile tanto con le parole quanto con la pistola? Dall’occhio vigile, dal naso sopraffino ed attento ai dettagli? Allora, manda una bella donna a chiamarlo perché il suo lato da Playboy sarà predominante nell’accettare la missione. La Wayfinder spesso invia Lara Moneypenny, una donna dal forte carattere e dalla bellezza mozzafiato e vecchia fiamma del detective. I due si conobbero anni addietro quando qualcuno voleva la donna morta e l’uomo fece di tutto per salvarle la vita in un viaggio rocambolesco tra Caracas, L’Avana e Casablanca.

Il personaggio è stato illustrato da MATTEO BALDINU (Mateo Hamardzakvoch’)
La Scheda ed il Personaggio di Jay Thompson sono un’idea di GIULIANO GIANFRIGLIA