L’Ultima Rotta è un gioco di ruolo fantascientifico che esplora il confine tra scienza e magia, ambientato in un universo dove i protagonisti affrontano il mistero di rotte dimenticate e l’oscurità del Pandemonio. I giocatori vivono avventure tra relitti di navi e civiltà perdute, in un costante confronto con la decadenza e la sopravvivenza nello spazio profondo.

Omnia Nox è una nave elfica antica, avvolta nel mistero e nel silenzio cosmico, che vaga ormai come un relitto dimenticato nel Pandemonio. La sua leggenda è tramandata tra i ranghi della Gilda e degli esploratori più audaci, che la considerano un premio inestimabile. Nonostante il suo aspetto decadente e la tecnologia elfica ormai corrotta dal tempo, la nave conserva tracce di un potere antico e dimenticato. Nessuno sa con certezza cosa accadde all’equipaggio originale, né perché la Omnia Nox sia rimasta sospesa tra le stelle per così tanto tempo.
Attirando l’interesse di mercenari, archeologi e studiosi di magia, la Omnia Nox è considerata una reliquia non solo per il suo valore storico, ma anche per i segreti che potrebbe contenere. Si dice che al suo interno vi siano tesori tecnologici e mistici, ma anche pericoli inimmaginabili. Avvicinarsi alla Omnia Nox non è solo una sfida fisica, ma anche psicologica, poiché la nave sembra esercitare un’influenza oscura su chiunque osi addentrarsi nei suoi labirinti metallici. La nave è più di un semplice relitto; è una porta verso l’ignoto, un enigma che, una volta risolto, potrebbe riscrivere le leggi dell’universo conosciuto.
L’Ultima Luce della Omnia Nox è la nostra visione de L’Ultima Rotta, di quali emozioni ci ha dato e quale immaginario ha creato nella mente di Giuliano, l’autore di quest’avventura.